Perfetto se ami gli abbinamenti delicati e sopraffini.
Come un incantesimo da Le mille e una notte, l’uvetta di questo panettone è caduta in un sonno profondo nel vino moscato Kabir. Si è risvegliata come per magia vestita di profumi da principessa.
Selezione di Kabir, moscato di Pantelleria DOC della prestigiosa cantina siciliana Donna fugata.
Perfetto se ami gli abbinamenti delicati e sopraffini.
Come un incantesimo da Le mille e una notte, l’uvetta di questo panettone è caduta in un sonno profondo nel vino moscato Kabir. Si è risvegliata come per magia vestita di profumi da principessa.
Selezione di Kabir, moscato di Pantelleria DOC della prestigiosa cantina siciliana Donna fugata.
Ingredienti: farina di grano tenero tipo 0, burro, uvetta sultanina 20% (uva, olio vegetale di girasole), tuorlo d’uovo, zucchero, vino Kabir moscato naturale di Pantelleria 7%, fruttosio, lievito madre naturale (frumento), emulsionanti: mono- e digliceridi degli acidi grassi, latte intero in polvere, sale, lievito di birra, aromi.
Contiene glutine, uova, latte ed è realizzato in un laboratorio dove si lavora sesamo, soia, frutta a guscio, arachidi, prodotti con solfiti.
Il prodotto rappresenta un'eccellenza del territorio certificato 100% Made in Italy.
- Peso
- 1 kg
- Regione
- Veneto
- Data di scadenza/gg
- 150gg
Fino ad oggi, questo progetto ha guidato oltre 200 individui attraverso percorsi di formazione e professionalizzazione, fornendo loro preziose competenze nel campo della pasticceria. La Pasticceria del Carcere di Padova rappresenta una fusione unica di gusto e solidarietà, operando come laboratorio artigianale e scuola di vita.
Sin dalla sua nascita, la pasticceria ha offerto numerose opportunità, visite ed eventi che hanno ottenuto il sostegno delle istituzioni, del pubblico e dei critici del settore. Questo progetto rappresenta la realtà quotidiana di un lavoro genuino che offre alle persone detenute l'opportunità di una trasformazione personale ogni giorno.
L'obiettivo principale è utilizzare il lavoro in carcere come ponte tra i detenuti e la società, offrendo loro uno strumento di riabilitazione concreto. Questo permette loro di testare e sviluppare le proprie competenze prima di reintegrarsi nella società. Il lavoro nell'ambiente carcerario ha un effetto normalizzante, promuove una visione positiva del futuro e interrompe le routine fisiche e mentali della detenzione. Ciò, a sua volta, porta a risparmi sui costi relativi alle misure sanitarie e disciplinari e contribuisce a un processo virtuoso che riduce la probabilità di recidiva dopo aver scontato una pena, beneficiando sia i detenuti che la società nel suo complesso.