Mandormel - Mandorle in miele artigianale di Masseria Ferraioli è un prodotto 100% made in italy.
Il prodotto non ha subito trattamenti fisici e termici, per questo può risultare alla vista e al tatto cremoso, a causa della naturale cristallizzazione del miele.
Questo prodotto viene realizzato all'interno della Masseria Ferraioli un bene confiscato alla camorra e recentemente restituita alla collettività, gestita da una rete di organizzazioni, associazioni, scuole e cooperative del territorio.
Parte del ricavato andrà a sostenere gli apicoltori locali per la tutela delle api.
- Peso
- 250 g
- Regione
- Campania
- Confezione
- 100% Sostenibile
la Masseria Antonio Esposito Ferraioli, è gestita da una Associazione Temporanea di Scopo composta da: Consorzio Terzo Settore, Cooperativa L’Uomo e il Legno, Cooperativa Giancarlo Siani, CGIL Napoli ed Associazione Sott’e’ncoppa.
Il territorio di Napoli nord ha visto forme arcaiche di organizzazione camorristica passare a sistemi illegali organizzati in modo imprenditoriale, che purtroppo ancora imperversano e controllano svariati settori economici (traffico degli stupefacenti, finanziamento e conduzione degli appalti pubblici, smaltimento illegale dei rifiuti). Dalla Masseria Antonio Esposito Ferraioli nasce la proposta di modello di società civile che crede nella cultura della legalità e svolge le proprie attività sui beni confiscati con l’esplicito intento di restituire ai cittadini il maltolto dei clan. Oltre all'attività agricola, la Masseria Ferraioli svolge un'importante attività educativa soprattutto nel campo dell'educazione alla legalità, ospita incontri formativi con le scuole, ha ospitato i campi di impegno e formazione organizzati da Libera, dedica oltre 10.000 metri quadri per l’importante attività degli orti urbani che coinvolgono oltre 100 cittadini.
Si parte dalla coltivazione dei terreni confiscati per realizzare un’agricoltura non solo di qualità, ma sociale, che mette al centro la persona e la comunità di riferimento. Le attività sono finalizzate al coinvolgimento della collettività, per il cambiamento socio culturale del territorio e per rendere sempre di più i beni confiscati e comuni simboli e risorse di comunità libere dalla camorra. Sul bene confiscato di Afragola, seminano, coltivano e raccolgono mentre la trasformazione avviene in piccoli laboratori estremamente qualificati.